"Non avete altro da fare che salvare le anime;
perciò spendetevi e siate spesi in quest'opera"
LA REGOLA DEL REV. WESLEY
Perché le sorelle Brontë scelsero lo pseudonimo BELL = CAMPANA?
Della probabile scelta del nome ELLIS ho già scritto in questo articolo:
Qui mi concentrerò sul loro cognome di penna.
Finora, per quanto ne so, esistono quattro ipotesi principali:
1. L'idea deriverebbe dal cognome del nuovo curato del padre: Arthur BELL Nicholls. Questa è un'idea della studiosa Winifred Gérin, e naturalmente questo link così evidente non può essere negato, ma all'epoca Charlotte non aveva una grande opinione dei Curati in generale e dell'uomo che sarebbe poi diventato suo marito. Tuttavia, l'arrivo di un nuovo curato chiamato "BELL" nel maggio del 1845 potrebbe sicuramente esser stato notato da loro e aver piantato un seme nelle loro menti, che già - secondo me - vedevano la parola BELL in un particolare modo…
2. Le tre sorelle erano state battezzate nella "BELL Chapel" di Thornton. È facile capire come questo ricordo della madre e del loro battesimo, cristiane com’erano, possa aver dato peso alla loro decisione, ma manca di sostanza. Perché proprio "Bell"? Credo che anche questo fatto abbia validato la loro decisione, ma che non fosse la ragione principale della loro scelta.
3. Bell in francese è la pronuncia di "BELLES", che significa "belle ragazze". Le 3 BELLS sarebbero quindi “le 3 belle ragazze”. Questo fatto, per loro che sapevano bene il francese, potrebbe effettivamente aver aggiunto un livello di "innocuo piacere", come ha detto Charlotte, alla loro scelta del cognome di penna. Ma un significato così superficiale non poteva essere stato il loro motivo principale.
4. Nel 1845, proprio nel momento in cui probabilmente stavano scegliendo il loro nome di penna, pensando alla pubblicazione, a Londra venivano costruite una nuova serie di sei campane, acquistate con una sottoscrizione per la chiesa di Haworth. Queste campane vennero poi installate nel marzo 1886, pochi mesi prima della prima pubblicazione delle loro poesie. Questo è un "semplice fatto", dice Juliet Barker nel suo monumentale libro sui Brontes, ma "un semplice fatto" non era di certo...
Perché le campane suonano nelle chiese?
Se pensate che sia solo per chiamare i fedeli alla Messa, devo riportarvi a un piccolo libro vittoriano sulle superstizioni e il folclore del Lancashire, un libro che ho trovato "per caso", mentre stavo cercando una ricetta originale vittoriana delle piadine d'avena di Giuseppe, e che si è rivelato un forziere pieno di informazioni utili1.
Il libro cita una tradizione molto antica della zona: il battesimo delle campane.
Quando nuove campane arrivavano in un villaggio, venivano battezzate e ricevevano un nome. Questa cerimonia era molto importante. Perché?
Perché le campane non suonano solo per chiamare la gente in chiesa...
Secondo questo libro:
"Sembra che le campane avessero un potere intrinseco contro gli spiriti maligni".
"Suonando la campana, gli spiriti maligni venivano tenuti lontani".
Le campane "scacciavano gli spiriti maligni da persone e luoghi". Potevano anche "scacciare qualsiasi demone che cercasse di impossessarsi dell'anima del defunto".
Ed ecco, in poche parole, la frase che spiega tutto: "I diavoli sono terrorizzati dalle campane".
Dopo tutte le mie ricerche su "Cime Tempestose" e i suoi potenti legami con i sermoni del reverendo Wesley e la sua morale nascosta profondamente religiosa, quest'ultima riga in particolare non poteva non colpire nel segno.
(Per saperne di più su quel mio articolo, cliccate qui):
Come indica la struttura religiosa di "Cime tempestose", credo che le tre sorelle BELL, come potenti campane umane, avessero il compito di scacciare i diavoli e salvare le anime dal finire all’inferno, in cui credevano molto. In quanto donne, non potevano diventare ministri della Chiesa, come il loro papà, né predicatori metodisti itineranti, come il reverendo John Wesley, ma potevano scrivere, e scrivere contro il male è quello che fecero.
Le campane che suonano in Cime Tempestose
Come ha usato Emily la parola "campana" nel romanzo, mi sono chiesta, alla luce della mia idea? Se la mia idea ha valore, allora sarà stato usata simbolicamente.
Ecco le volte in cui viene citata una BELL nel testo:
"Cathy suonò la campana finché non si ruppe con un colpo secco".
Stava chiedendo aiuto. Ma la campana si è rotta. Brutto presagio.
"La signorina Isabella arrivò, chiamata dalla campana".
Alla fine viene risparmiata. Riesce a fuggire. Alla fine ha ascoltato "la campana Emily".
"Le campane della cappella di Gimmerton suonavano ancora", dice Nelly, quando Catherine si sta riprendendo dal suo primo attacco di possessione demoniaca, guarita da un marito amorevole, ma nello stesso paragrafo ci viene detto che le campane non si potevano sentire a Thrushcross Grange in estate, a causa del fogliame degli alberi che soffocava la musica. E quando ricompare il maligno Heathcliff, dopo tre anni di assenza?
…
A giugno.
Anche questa volta le campane non riescono a salvare Catherine dal diavolo.
Ci viene anche detto che la giovane Cathy, quando Linton sta per morire nella loro stanza, suona una campana. "Un suono acuto della campana - l'unica campanella che abbiamo, messa apposta per Linton".
E chi esce dalla sua stanza e dice che "non vuole che quel rumore si ripeta"?
Heathcliff, naturalmente. "I diavoli sono terrorizzati dalle campane".
Poco dopo Linton muore. Cathy è finalmente libera dalle grinfie di un personaggio malvagio, almeno uno dei due. Le campane hanno funzionato. Si è liberata dall’essere posseduta legalmente e fisicamente da Linton, un possesso che era stato causato in parte dalla sua eccessiva compassione, in parte dalle "molte negligenze" della signora Dean, che non l’ha protetta, e naturalmente dal crudele e malvagio Heathcliff stesso.
Per ultimo, alla fine del libro ci viene detto che la "voce" della giovane Cathy è "dolce come una campana d'argento". Ed è proprio lei l'eroina cristiana che salva Hareton dall'emulare Heathcliff e dal diventare lui stesso un altro demone.
E se pensate che le ragazze Brontë non pensassero che fosse loro compito salvare i "vicini di casa" dall'inferno, ecco un'ultima citazione del reverendo Wesley sull'argomento: "In ogni caso rimprovera il tuo vicino e non permettergli di peccare".
"Il peccato è la cosa che siamo chiamati a rimproverare, o meglio colui che commette il peccato. Dobbiamo fare tutto ciò che è in noi per convincerlo della sua colpa e condurlo sulla retta via [...] Se amiamo il nostro prossimo come noi stessi, questo sarà il nostro costante impegno; metterlo in guardia da ogni via malvagia e da ogni errore che tende al male". (Sermone 65)
E credo che sia le poesie delle sorelle Bell, sia i loro primi tre capolavori siano nati da questo ardente desiderio di combattere il male.
Grazie Emily per lo scampanellio.
E grazie a voi per aver letto,
E.V.A.
Harland, John; Wilkinson, Thomas Turner (16 August 1867). "Lancashire Folk-lore: Illustrative of the Superstitious Beliefs and Practices, Local Customs and Usages of the People of the County Palatine". F. Warne – via Google Books.